giovedì 4 giugno 2015

Cronaca ritardataria di un corso di scrittura via Skype

Attenzione: questo articolo fa il paio con quello di Paleomichi. Perché tra blogger ci vogliamo tanto bene!

E dopo mesi ritorno a scrivere. Datemi un attimo che elimino tutte le ragnatele e la polvere che si sono despositate da queste parti. E voilà, ora posso ricominciare.

Sì, è tantissimo che non scrivo e fate bene a guardarmi con sguardo truce. Ma ho una scusante, anche più di una, ma per il momento non le sfodero. Per questo ritorno di fiamma bloggesco, voglio deliziarvi con la cronaca in differita di un'esperienza che raccomando a chiunque là fuori abbia voglia di mettersi in gioco.

Parlo del corso di scrittura creativa via Skype tenuta dalla riccissima e talentuosissima Jane Pancrazia Cole. Una vecchia conoscenza per me, un habituè per altri, una sconosciuta per molti. E allora adoratela insieme a me: sensibilizzatevi e sfondatevi di suoi post su RADIO COLE.

Ordunque, cosa si è inventata sta volta 'sta donna che ha più idee che riccioli (il che ce ne vuole)? Un corso di scrittura creativa in quel di Torino. Io, come molti suoi followers accaniti, siamo andati in brodo di giuggole per l'iniziativa e subito dopo ci siamo rattristati per l'occasione perduta. Lei non si è persa d'animo e si è industriata per organizzare una versione Skype del suddetto corso di scrittura creativa. Occhi a cuore per lo smazzamento che la signorina Cole si è procurata.

Martedì sera, festa della Repubblica, ha avuto luogo il primo appuntamento via Skype del corso. Lo ammetto, un po' ero agitato, ma curiossisimo di conoscere i miei compagni di corso. In un nanosecondo sono riuscito a farmi riconoscere: ho mancato la prima chiamata e mi sono giocoforza dovuto negare causa mal di schiena fulminante (immaginate un animale ferito, ritorto su se stesso e conciato come un transiberiano al circolo polare e avrete un'immagine approssimativa del me di martedì sera). Penna, quaderno, pendevo dalle labbra della maestra, professionale e competente dai suoi occhiali da segretaria maliziosa.

Primo compito: scrittura a tempo. Da una frase d'inizio scrivere, scrivere, scrivere senza mai alzare la penna dal folgio. Esercizio fighissimo per la mente, tortura autentica per la mano che gli ultimi minuti mi si era irrigidita in un moncherino rattrapito. "Era per farvi capire che la scrittura è anche fatica, e immaginatevi gli scrittori una volta che fatica a scrivere un romanzo". Sadico, ma vero.

Siamo poi passati agli aggettivi: altro esercizio, altro regalo, al termine del quale abbiamo dovuto costruire un racconto con le parole che ci erano toccate in sorte e a cui avevamo attribuito degli aggettivi tutti insieme appassionatamente. A me sono capitati: semaforo e dinosauro. Altro ostacolo che ho brillantemente aggirato e su cui la maestra mi ha dato una tiratina d'orecchi.

Certo che leggere le proprie cosine di fronte a una miniplatea sparsa per l'Italia,fa effetto, ma devo dire che sono stato particolarmente fortunato. Le mie compagne di banco sono avantissimo. E, senza nemmeno farlo apposto, il destino ha voluto che capitassi in gruppo con Paleomichi. No dico, ma vi rendete conto??? Bellissima coincidenza! Grazie, santa Pancrazia da Via Romualda.

Ultimo esercizio: dato un input visivo ricavarci un raccontino. Io qui sono andato in crisi nera. Per partorire sette righe in croce, buttate lì alla carlona, c'ho impiegato tutti i venti minuti di tempo. In una parola: volemosse bbbbene.

Guardo l'orologio. Sono già passate due ore e mi sono volate via. Tra chiacchere, condivisione dei nostri lavori e scrib scrib scrib non le ho nemmeno viste (le ore). La maestra Cole ci assegna il compito per il prossimo appuntamento Skype tra due settimane. Io già non vedo l'ora.

Se volete fare un corso di scrittura creativa comodamente seduti da casa con una prof. preparatissima e talentuosissima contattate SUBITO l'amica del cuore Jane a questo indirizzo: janecole@live.it
Se non lo fate siete meh, però io vi vorrò bene lo stesso (forse).