martedì 26 febbraio 2013
Perseguitato
Vecchietto: Ma no Marco, ora defi setguire la lista della mamma.
Marco: Abbiamo preso tutto nonno, cosa ci resta da fare?
Vecchietto: Prenfdere il carrelo, andare alla cazza e pagare. O vuoi che te lo dica come ditciamo noi tedeski?
Marco: Perchè voi come dite?
Vecchietto: Wir müssen bezahlen, ja?
"Ahhhhhhhhhhhh liberatemi" disse isterico il nostro eroe Torqui prendendo a testate lo scaffale dei biscotti.
venerdì 22 febbraio 2013
Mi descrivo con i libri
1) Sei maschio o femmina?
IL CONTE DI MONTECRISTO di Alexandre Dumas
2) Descriviti
LA STORIA INFINITA di Michael Ende
3) Cosa provano le persone quando stanno con te?
L’OMBRA DEL VENTO di Carlos Ruiz Zafón
4) Descrivi la tua relazione precedente
L’ULTIMA LEGIONE di Valerio Massimo Manfredi
5) Descrivi la tua relazione attuale
SOLO/A COME UN GAMBO DI SEDANO di Luciana Littizzetto
6) Dove vorresti trovarti?
L’ALBERO DEI GIANNIZZERI di Jason Goodwin
7) Come ti senti nei riguardi dell’amore?
CARMI di Gaio Valerio Catullo
8) Come descriveresti la tua vita?
CAMERA CON VISTA di Edward M. Foster
9) Cosa chiederesti se avessi a disposizione un solo desiderio?
GLI OCCHI DI VENEZIA di Alessandro Barbero
10) Dì qualcosa di saggio
TUTTO SOTTO IL CIELO di Matilde Asensi
11) Una musica
SILENZI E SUSSURRI di Deanna Raybourn
12) Chi o cosa temi?
IL SIGNORE DELLE MOSCHE di William Golding
13) Un rimpianto
MRS DALLOWAY di Virginia Woolf
14) Un consiglio per chi è più giovane
VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE di Susanna Tamaro
15) Da evitare accuratamente
FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury
Va da sé che chi vuole si può descrivere con i film, le serie televisive, le opere d'arte, i personaggi famosi e via di questo passo. Se l'idea vi è piaciuta buttatevi e descrivetevi!
lunedì 18 febbraio 2013
Gordone e i suoi allegri compari
Parlo dell’onnipresente Gordon Ramsey e dei cuochi suoi pari.
L’amico Gordon (Gordone per gli amici), è peggio del prezzemolo. Bazzica su qualunque canale, a qualsiasi orario e su qualsiasi ambito lontanamente imparentato con la cucina. Il ragazzo li mica si accontenta di avere trenta ristoranti pluristellati sparsi per il globo (praticamente una costellazione). Macchè, lui il globo lo gira anche per risollevare le sorti dei diseredati e degli afflitti. Il vostro ristorante va male? Chiamate Gordone! Il vostro albergo è vuoto e pronto per la demolizione? Chiamate Gordone! Avete le pezze al culo e non sapete come pagare i fornitori? Chiamate Gordone! Lui arriverà sulla sua Chrysler nuova nuova e schioccando la lingua trasformerà la vostra bettola in un resort della guida Michelin e il vostro locale in un ristorante di lusso dove dovrete lasciare giù un rene a mo’ di saldo conto. In men che non si dica i vostri conti correnti scoppieranno talmente tanto di soldi che in fondo all’anno non saprete che farvene. Probabilmente userete le banconote da 100 per raccogliere la pupu del cane.
Lasciate le faccende di ordinaria amministrazione, Gordone risale in macchina, intenzionato a scovare il migliore ristorante di Gran Bretagna. Zompetta così per i quattro cantoni dell’isola, assaggiando tutti i tipi di cucina etnica che gli capitino a tiro. Storce il naso, tira giù qualche santo del paradiso (l’amico è scozzese ed è risaputo che gli uomini delle Highlands non te le mandano a dire), si indigna, diventa paonazzo, ingolla, mastica, giudica. Che dopo il cucinare è la cosa che gli riesce meglio. Come fa in qualità di giudice nell’edizione americana di Master Chef. Dall’alto del suo podio scruta i poveri concorrenti che si affannano ai fornelli come zitelle impazzite, sperando di far colpo e aver preparato il nuovo piatto del secolo. Sincero fino al limite della brutalità Gordone è pronto a lodare chi lo merita o a criticare chi ha toppato. Il più delle volte il poverino tornerà al proprio posto in lacrime. Lasciata la carica di giudice torna dietro i fornelli, ma solo per far vedere a venti aspiranti capocuochi i sorci verdi (e anche per metterli di fronte alla loro totale incapacità). Ecco quindi che voleranno parole grosse, espressioni colorite e complimenti ambigui. Insomma diventerà il cuoco più str***o di sempre nei panni di Hell’s Kitchen.
In soldoni: sto uomo da solo tiene su il format della cucina internazionale. La domanda sorge spontanea: ma sto uomo a casa c’è mai? I figli sanno chi è suo padre? Sua moglie si ricorda vagamente che è sposata o ha ceduto alle lusinghe del giardiniere? Lo vorrei incontrare solo per fargli ste domande qua. Altroché la cottura dell’anatra ripiena, queste son le cose che noi, gente comune, vogliamo sapere e che non si leggono sui suoi libri di cucina. Eh si perché Gordone sforna libri di ricette alla velocità con cui cuoce un arrosto in forno. Dopo Suor Germana è lui il grande consolatore delle Desperate Housewife.
Intorno a questa Supernova, a questo GGG (grande gigante gentile), ruota un intero universo di volti noti e meno noti di cui ormai, al pari di Gordone, abbiamo gli zebedei pieni. Giusto per citarli: Alessandro Borghese, Joe Bastianich, Carlo Cracco, Bruno Barbieri, Gianfranco Vissani, Simone Rugiati ecc ecc. Ragazzi un piacere vi chiedo: liberateci. Che tanto il mondo ha mangiato per secoli anche senza di voi. Voi preparate i vostri manicaretti che noi ci mangiamo la nostra sbobba. Eh? E tutti contenti.
venerdì 15 febbraio 2013
Reportage - Venezia
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lunedì 11 febbraio 2013
Post in trasferta
Tranquilli, dalla volta prossima tutto torna alla normalità. Credo...
venerdì 8 febbraio 2013
The Crowd
A Momo. E a tutti i giovani che si fanno venire un fegato così.
Singing the song of angry men?
It is the music of a people who will not be slaves again.
When the beating of your hearth echoes the beating of the drums
There is a life about to start when tomorrow comes.
Will you join in our crusade?
Who will be strong and stand with me?
Beyond the barricade there is a word you long to see?
Then join in the fight that will give you the right to be free!
Will you give all you can give so that our banner may advance?
Some will fall and some will live
Will you stand up and take your chance?
Do you hear the people sing?
Lost in the valley of the night?
It is the music of the people who are climbing to the light.
For the wretched of the earth there is a flame that never dies
Even the darkest nights will end and the sun will rise
They will live again in freedom in the garden of the Lord
They will walk behind the ploughshare, they will put away the sword
The chain will be broken and all men will have their reward!
Will you join in our crusade?
Who will be strong und stand with me?
Somewhere beyond the barricade is there a world you long to see?
Do you hear the people sing?
Say, do you hear the distant drums?
It is the future that they bring when tomorrow comes!
…Tomorrow comes!
Cantare la canzone degli uomini indignati?
É la canzone di persone che non saranno di nuovo schiave.
Quando il battito del tuo cuore rieccheggia il battito dei tamburi
C'è una vita che sta per cominciare quando il domani arriva.
Vuoi unirti alla nostra crociata?
Chi sarà forte e si ergerà con me?
Dietro la barricata c'è un mondo che vuoi vedere?
Allora unisciti alla battaglia che ti darà il diritto di essere libero!
Darai tutto quello che puoi perchè la nostra bandiera possa avanzare?
Alcuni cadranno e alcuni vivranno
Ti ergerai e coglierai la tua occasione?
Senti la gente cantare?
Persa nelle valle della notte?
È la musica di persone che stanno salendo verso la luce.
Per gl’infelici della terra vi è una fiamma che non muore mai
Anche le notti più buie finiranno e il sole sorgerà
Vivranno di nuovo in libertà nel giardino del Signore
Cammineranno dietro il vomere, riporranno la spada
La catena si spezzerà e tutti avranno la loro ricompensa!
Vuoi unirti alla nostra crociata?
Chi sarà forte e si ergerà con me?
Da qualche parte oltre la barricata c’è un mondo che desideri vedere?
Senti la gente cantare?
Dimmi, senti i tamburi lontani?
Questo è il futuro che portano quando il domani arriverà!
…Il domani arriva!
Les Misérables
martedì 5 febbraio 2013
Consigli per acquisti alternativi
Cari i miei sparuti lettori, tra le molte cose che non mi imbarazza ammettere c’è anche quella di essere un follower assiduo di un noto youtuber nostrano. No, non è Willwoosh. No, non è Clio MakeUp (pensate che avrei bisogno di truccarmi??). È Daniele Doesn’t Matter. So che il nome vi potrebbe suonare nuovo e no, non vi dico cosa fa, se vi interessa googlatelo o youtubatelo. A piacere. Anche se ve lo consiglio, ça va sans dire.
Ordunque il nostro baldo giovine non più tardi di un paio di settimane fa ha pubblicato la sua prima fatica letteraria. Un libro leggero e accattivante dal titolo Come diventare famosi stando comodamente seduti in poltrona. E voi già avrete lo sbuffo che sale e mi direte “vabbè, ormai è prassi; appena si diventa un filo famosi, da li a un libro è attimo”. Questo però è diverso. E lo so, lo so, che a sentire tutti ogni libro è diverso. Però iniziano gli altri libri da “l’inizio della metà”? Inframezzano gli altri libri i capitoli tra loro inserendovi piccole Pause Video? La struttura degli altri libri segue un andamento alla “così come mi viene in mente”? No. Infatti. C.v.d. (come volevasi dimostrare)
Daniele infatti ripercorre le tappe che lo hanno portato dov’è -cito dal risvolto di copertina: “in poco meno di due anni ha superato le 25 milioni di visualizzazioni e i 170.000 iscritti fra i suoi tre canali. Conduce, su Radio Kiss Kiss, il programma Kisskissenefrega”-, senza però partire dalla A per approdare alla Z. Riavvolge invece il nastro della memoria in maniera del tutto arbitraria, saltellando allegramente di M in Q e di C in K.
Bon. Finite ora queste sviolinate tecniche penserete bene che io passi a parlare dei contenuti. Errore. Salterò direttamente questa parte per non guastarvi la gioia di sfogliare quest’opera di ingegno e andrò spedito alle mie riflessioni in merito. L’ho trovato un libro fortemente incoraggiante. Regala chili di speranza. A camionate intere. A vagonate. E in contemporanea apre interessanti squarci sul “mestiere” di intrattenitore comico. Che si sa, far ridere è l’arte più difficile di sto mondo. In più da blogger ho apprezzato particolarmente i punti in comune che emergono: dove reperire l’ispirazione, come nascono le idee o gli sketch per un post/video o il contatto con il “pubblico” attivo di commentatori/lettori. In un certo qual modo parliamo la stessa lingua. Solo che uno sceglie di mettersi dietro una telecamera, l’altro dietro le nude parole. Ma l’arte da padroneggiare resta sempre la stessa.
Insomma un libro non solo spumeggiante e lieve, ma anche ragionato in cui c’è molta più sostanza di quanto l’occhio non colga. Passando al setaccio il testo, certe pepituzze d’oro restano incastrate si! tra le maglie del cervello. E questa è sempre cosa buona e giusta. O almeno così ho trovato io. Poi sentitevi liberi di amarlo o odiarlo. In totale libertà e coscienza.
Ve l’ho fatta venire un po’ di sana curiosità? Spero proprio di si. Altrimenti pazienza. Uno ci prova.
Morale: leggero, divertente e ironico, ha un solo difetto: finisce troppo presto!
« Se ci si ferma a pensare, le cose da dire sono praticamente infinite. La vita ha sempre dei lati comici. Anche quando non sembra... »
Daniele Doesn’t Matter
N.d.R: nell’improbabilissima ipotesi che tu mi stia leggendo, caro Daniele, fammi sapere quanto ti devo di Copyright e diritti Siae per averti citato. Tuo, Torquitax.